Di seguito la descrizione della vicenda Coopca, così come illustrata in Consiglio Regionale dall'assessore Bolzonello, che il 5 febbraio risponde alle mozioni sollevate dall'opposizione che chiedevano conto dell'attività di vigilanza svolta (o non svolta) dalla Regione. Il post è lunghissimo, ma la lettura vale lo sforzo...
Situazione Coopca, o mi dispiace però ragazzi penso che sia arrivato il momento di dire proprio anche le virgole no ecco, Coop Società Cooperativa carnica di consumo di Tolmezzo costituita in data 29 aprile 1906 iscritta al registro regionale cooperativa numero eccetera eccetera sezione cooperative. La cooperativa in questione risulta aderente a tre associazioni del movimento cooperativo rispettivamente Confcooperative Unione regionale della cooperazione Friuli-Venezia Giulia, Lega delle cooperative del Friuli-Venezia Giulia, associazione regionale AGCI Friuli Venezia Giulia a far data dal 1995, in assenza di segnalazione di irregolarità pervenute all' Amministrazione regionale, la cooperativa medesima è sempre stata sottoposta a revisione ordinaria da parte delle associazioni di appartenenza, in ossequio alla normativa vigente, pertanto l'attività di vigilanza nei confronti di CoopCa così come disposto sia dall' articolo 16 comma 1 della legge regionale 79/82 sia dall' articolo 14 comma 5 della legge regionale 27/2007, è stata svolta alternativamente da dette associazioni, in conformità al parere della Commissione centrale per la cooperazione assunto nella riunione del 21 marzo 1984, del 9 maggio 1984 e del 6 giugno 2006 l' alternatività. La CoopCa è soggetta a revisione annuale poiché ai sensi del combinato disposto supera i parametri in base alle citate disposizioni di legge la CoopCa, è altresì assoggettata a certificazione di bilancio che deve essere effettuata da parte della società di revisione iscritta nell' Elenco regionale delle società di revisione. Lo statuto della cooperativa prevede che la stessa addotti, ove compatibili, le norme sulla Società per Azioni pertanto tra gli organi sociali, il Collegio Sindacale, cui spetta così, come disposto articolo 2403 del Codice civile, la vigilanza sull' osservanza della legge, dello Statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, nonché a un revisore legale dei conti a norma dell' articolo 2409 bis del Codice Civile si ritiene utile riportare ora la conclusione a cui son pervenuti i revisori nelle revisioni ordinarie effettuati nell' ultimo triennio.
Situazione Coopca, o mi dispiace però ragazzi penso che sia arrivato il momento di dire proprio anche le virgole no ecco, Coop Società Cooperativa carnica di consumo di Tolmezzo costituita in data 29 aprile 1906 iscritta al registro regionale cooperativa numero eccetera eccetera sezione cooperative. La cooperativa in questione risulta aderente a tre associazioni del movimento cooperativo rispettivamente Confcooperative Unione regionale della cooperazione Friuli-Venezia Giulia, Lega delle cooperative del Friuli-Venezia Giulia, associazione regionale AGCI Friuli Venezia Giulia a far data dal 1995, in assenza di segnalazione di irregolarità pervenute all' Amministrazione regionale, la cooperativa medesima è sempre stata sottoposta a revisione ordinaria da parte delle associazioni di appartenenza, in ossequio alla normativa vigente, pertanto l'attività di vigilanza nei confronti di CoopCa così come disposto sia dall' articolo 16 comma 1 della legge regionale 79/82 sia dall' articolo 14 comma 5 della legge regionale 27/2007, è stata svolta alternativamente da dette associazioni, in conformità al parere della Commissione centrale per la cooperazione assunto nella riunione del 21 marzo 1984, del 9 maggio 1984 e del 6 giugno 2006 l' alternatività. La CoopCa è soggetta a revisione annuale poiché ai sensi del combinato disposto supera i parametri in base alle citate disposizioni di legge la CoopCa, è altresì assoggettata a certificazione di bilancio che deve essere effettuata da parte della società di revisione iscritta nell' Elenco regionale delle società di revisione. Lo statuto della cooperativa prevede che la stessa addotti, ove compatibili, le norme sulla Società per Azioni pertanto tra gli organi sociali, il Collegio Sindacale, cui spetta così, come disposto articolo 2403 del Codice civile, la vigilanza sull' osservanza della legge, dello Statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, nonché a un revisore legale dei conti a norma dell' articolo 2409 bis del Codice Civile si ritiene utile riportare ora la conclusione a cui son pervenuti i revisori nelle revisioni ordinarie effettuati nell' ultimo triennio.
a)revisione 2011 conclusa in data 14 dicembre 2011: è stata effettuata dalla lega delle cooperative del Friuli Venezia Giulia il Revisore dottor Roberto Minardi ha così concluso la struttura finanziaria nel suo complesso appare per il momento sostanzialmente equilibrata, sia nel breve che nel medio periodo, pur tuttavia l' entità complessiva dell' indirizzo dell' indebitamento la sua composizione gli scenari macroeconomici e gli andamenti attuali del mercato finanziario devono indurre l' organo amministrativo a monitorare con continuità l' andamento economico-finanziario presidiandone con attenzione gli equilibri. Giudizio quindi complessivamente positivo. Ha quindi proposto il rilascio dell' attestazione di revisione da parte dell' associazione. Cioè, la Regione non sa niente, gli arriva dall' associazione che quindi concede.
b)Revisione 2012 conclusa in data 30 gennaio 2013 è stata effettuata dall' Associazione regionale AGCI Friuli-Venezia Giulia il Revisore dottor Adino Cisilino ha espresso il seguente giudizio finale: “il revisore esprime un giudizio complessivamente positivo sulla cooperativa, il revisore esprime un giudizio complessivamente positivo sulla cooperativa, punto. La stessa infatti presenta un' organizzazione in linea con la dimensione societaria avendo altresì adottato il modello organizzativo di cui al decreto legislativo 231/2001 in tema di responsabilità amministrativa degli enti ed avendo introdotto il bilancio sociale documento che ha rappresentato le attività mutualistica della cooperativa a favore da propria base sociale dei consumatori, inoltre la cooperativa ha posto correttamente attenzione sulla normativa antiriciclaggio, adeguando la cassa centrale a quelle periferiche alla normativa vigente, ha inoltre provveduto ad adeguare il sistema informativo per la gestione del fatturazione, in base alle nuove normative dettate dall' articolo 62. Il revisore, infine, suggerisce in considerazione della situazione economico-finanziaria della società e dell'attuale andamento dell'economia nazionale il Revisore raccomanda la cooperativa di monitorare le performance economico-patrimoniali-finanziare della cooperativa. Il Revisore considerate le risultanze emerse, preso atto delle osservazioni e controdeduzioni del legale rappresentante ha proposto il rilascio dell'attestato di revisione da parte dell' associazione.
c)Terza e ultima la Revisione 2013 conclusa in data 8 luglio 2013 è stata effettuata da Confcooperative Unione regionale della cooperazione del Friuli-Venezia Giulia Revisore dottor Paolo Tonassi, ha riportato le seguenti conclusioni: “negli ultimi due anni almeno la Società ha chiuso con una perdita di esercizio le motivazioni sono facilmente ascrivibile nella crisi economica globale in atto, che ha visto contrarsi sensibilmente i consumi anche dei generi alimentari e negli ultimi tempi l' acuirsi dei fenomeni legati alle modalità di acquisto: si prediligono prodotti in offerta eccetera eccetera. Si ritiene che le perdite di Coopca siano sostanzialmente in linea con quelle degli altri competitors, la crisi ha prodotto anche un altro effetto negativo, la richiesta di rimborso dei prestiti soci da parte degli stessi al fine di sopperire con i risparmi alle difficoltà del momento. Tali operazioni hanno però drenato notevoli risorse finanziarie all'azienda, in tal senso si riscontra che dall' inizio del 2013 tale emorragia si è arrestata, gli amministratori verificano scrupolosamente ogni mese l'andamento delle vendite, anche per singolo punto vendita attuando politiche commerciali volte a non diminuire i volumi di vendita e compromettere la redditività aziendale. Nel corso del 2012 è stata costituita la società immobiliare Coopca S.r.l. in cui nel 2013 è confluito parte del patrimonio immobiliare della cooperativa. Rispetto alle partecipazioni, si segnala che le stesse, in particolare la già citata immobiliare CoopCa srl possono considerarsi soggette alla direzione e coordinamento di coopca. Di un tanto si tenga in debita considerazione quanto previsto all'articolo 2497 del codice civile a cui si rimanda. Il Revisore considerate le risultanza emerse e preso atto delle osservazioni e controdeduzioni del legale rappresentante ha proposto il rilascio dell'attestazione di revisione da parte dell'associazione.
Quindi le menzionate revisioni
hanno evidenziato che negli ultimi anni la società ha chiuso il bilancio con perdite
d' esercizio ascrivibili alla crisi economica globale in atto, comportante la
sensibile contrazione dei consumi anche dei generi alimentari e, nei tempi
recenti, l’acuirsi di fenomeni legati alle modalità di acquisto, tutte le
verifiche, però, si sono concluse con il rilascio dell'attestazione di
revisione, ma considerate le ininterrotte perdite d' esercizio realizzate i
Revisori hanno suggerito all' organo amministrativo, la necessità
indispensabile di recuperare marginalità della gestione caratteristica,
raggiungendo almeno un pareggio del bilancio, esulando dopo le revisioni straordinarie
conseguentemente di provvedere a monitorare con continuità ed attenzione l'
andamento economico e finanziario della società al fine di presidiarne con
attenzione gli equilibri.
I bilanci d'esercizio allegati ai
verbali di revisione sono sempre stati
approvati dai soci, quindi i soci hanno approvato sempre anche tutti i
verbali di revisione. Inoltre, il collegio sindacale nella relazione di
competenza ha espresso parere positivo sui bilanci medesimi, condividendo i
criteri seguiti nella gestione sociale per il conseguimento delle finalità
mutualistiche ed invitando i soci ad approvare i bilanci così come redatti
dagli amministratori. Le relazioni del revisore legale dei conti, quindi non dal
revisore, del revisore legale dei conti, altro organo della società, precisano
che i bilanci sono stati redatti con chiarezza e rappresentano in modo
veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società,
pur evidenziando nel 2012 richiami di informativa, omettendo però rilievi ed
osservazioni.
La Società di certificazione ha redatto le relative relazioni, con
alcuni richiami di informativa, ma senza rilievi ed osservazioni,
confermando la conformità dei singoli bilanci alle norme che ne disciplinano i
criteri di redazione ed il fatto che tali documenti rappresentano in modo
veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria ed il risultato
economico della società.
Da ultimo e per quanto riguarda l'
operazione di cessione immobiliare si precisa che la stessa è stata definita
solo nel dicembre 2013 riportando pertanto nel
bilancio di esercizio 2013 che è stato analizzato compiutamente con la
revisione straordinaria nominata dall' Amministrazione regionale nel
novembre 2014 e nella revisione ordinaria del 2014 la nostra (?) appena venuti
a conoscenza dell' esposto da parte del Collegio sindacale che si è presentato
da noi e il 4 di novembre e il 7 di novembre ho aperto, la Giunta ha deliberato
l' apertura della revisione straordinaria.
d)richiesta di revisione
straordinaria e successivi accadimenti societari. A seguito della segnalazione
datata 31 ottobre 2014, pervenuta il 4 Novembre 2014, come vi
dicevo, del collegio sindacale della cooperativa Coopca, l’amministrazione regionale
ha ritenuto di disporre una revisione straordinaria nei confronti della società
in parola. Nella comunicazione di cui trattasi, il Collegio Sindacale ha evidenziato
la presenza di una grave condizione patrimoniale, parliamo del 4 novembre 2014,
aveva firmato il bilancio per l'anno prima, quello di prima, quelli prima
ancora. E’ stata evidenziata la presenza di una grave condizione patrimoniale,
che, collegata all'attuale crisi del settore dei consumi e la
sottocapitalizzazione della società medesima, non permetteva di procedere al
regolare puntuale pagamento dei fornitori, assicurando l'approvvigionamento
delle merci. (3:43) Il Collegio Sindacale ha sottolineato la gravità della
situazione palesando la irreparabile compromissione dell'equilibrio finanziario
già precario della società e delle
prospettive di risanamento previste dal Piano triennale di ristrutturazione
di recente approvazione. In caso di eventuale rimborso del prestito sociale,
unitamente agli aspetti penali connessi ad eventuali pagamenti preferenziali,
la segnalazione concludeva con la richiesta di effettuazione di una revisione
straordinaria la cooperativa onde assumere le informazioni necessarie per l'urgente
e improcrastinabile decisioni del caso. Come vi dicevo, la Giunta regionale con
propria delibera del 7 novembre ha disposto l'effettuazione di una revisione
straordinaria nei confronti della cooperativa prevedendo che l'attività
revisionale dovesse essere svolta in maniera adeguatamente approfondita e
articolata anche mediante l'affiancarsi di due diversi revisori, in relazione
alla complessità la tempistica dell'analisi da effettuare nonché delle
caratteristiche dimensionali ed organizzative da società oggetto di vigilanza.
All'uopo si è ritenuto altresì di dover individuare due revisori eccetera eccetera
Il giorno stesso si è provveduto a conferire l'incarico e si è poi
iniziato il tutto.
Nel frattempo con verbale del
Consiglio d' Amministrazione del 16 novembre 2014 (domenica ndr) a rogito del
notaio avvocato Andrea Maistrello di Spilimbergo l'organo amministrativo della
Società ha deliberato di presentare ricorso contenente la domanda di concordato
preventivo in bianco a norma dell'articolo 161 comma 6 della legge fallimentare
delegando il Presidente del Consiglio d’amministrazione al compimento di tutti
gli atti necessari. Il ricorso è stato depositato presso il Tribunale Civile di
Udine il 17 di novembre 2014, con decreto del 18 novembre 2014 depositato in
cancelleria il giorno 20, il Tribunale di Udine ha dichiarato ammissibile l'istanza
presentata assegnando termine 60 giorni dalla pubblicazione del ricorso
medesimo presso il Registro imprese per il deposito di proposta concordataria
del Piano e della documentazione del caso nonché disponendo precisi obblighi
informativi a carico della medesima.
Il tribunale, ha altresì ritenuto
di non nominare anticipatamente un commissario giudiziale per sorvegliare
l'andamento dell'attività, nelle more della definizione di Piano proposta stante
la natura cooperativa dell'Ente i relativi controlli esterni e interni a cui
soggiace. Successivamente, su istanza della società, il Tribunale competente ha
concesso un'ulteriore proroga di 60 giorni per presentare la proposta di piano
e la relativa documentazione. In data 17 gennaio, la Procura della Repubblica
presso Tribunale di Udine ha depositato istanza di nomina di un commissario
giudiziale come previsto dall' articolo 161 comma 6 della legge fallimentare
adducendo l’immutata condizione gestionale della cooperativa, in assenza di
segnali di discontinuità da parte degli amministratori nonché nell' incertezza
di una effettiva volontà di tutelare il patrimonio sociale, l'interesse dei
creditori, soprattutto le rilevanti aspettative dei numerosissimi soci
prestatori all'uopo è stata fissata l'udienza per il giorno 29 gennaio 2015.
E’ storia di oggi, questa istanza è
stata respinta dal tribunale, per cui è stato detto al consiglio
d’amministrazione vai avanti.
Gli esiti della revisione straordinaria dell'amministrazione regionale. Prima di
riportare il giudizio conclusivo di detta verifica, dicevo, vengono esposti
alcuni dati importanti che son stati rilevati dei Revisori, ci sono tutta una
serie di dati, che non sto qui a leggerli e arriva alla fine dicendo inoltre i
profili.
Cita tutta una serie di dati,
infine, il patrimonio della cooperativa
nonostante la rilevazione delle pesanti perdite si è mantenuto positivo ammontando
a € 12.828.772,00 al 31 dicembre 2012 e a 12.998.547 al 31 dicembre 2013, consentendo
anche di mantenere il rispetto del rapporto massimo di legge nella raccolta del
prestito sociale.
Dal punto di vista economico
finanziario e patrimoniale i Revisori hanno sottolineato che la cooperativa ha
un importante debito verso i fornitori per un totale di 23.859.055,00, di cui
una parte di rilievo già scaduta, tanto che gli stessi hanno sospeso la
consegna di ulteriori partite di merci.
Inoltre, i professionisti
incaricati hanno evidenziato che non hanno concorso a migliorare la situazione finanziaria
le cessioni immobiliari effettuate nel 2012 e nel 2013, a favore della
controllata immobilCoopCa, in quanto il pagamento è stato pattuito con
ripartizione su un estesso arco temporale, 23
anni con vincolo degli interessi dei primi 3 anni tanto che nel
Bilancio 2013 di risulta apposta un relativo credito di 843.521,00 euro scadente…
eccetera eccetera
Quindi, solo con la revisione straordinaria conclusasi ripeto il 21
novembre 2014 l’amministrazione regionale quale autorità di vigilanza ha potuto avere contezza degli esiti
delle operazioni immobiliari, che prima non erano neanche citate nelle
prime due revisioni ordinarie e solo citate nella terza.
Dei dati sopra esposti e da una
situazione contabile al 30 giugno 2014 le revisioni hanno rilevato che la
liquidità, più crediti a breve è pari solo e mettono delle percentuali eccetera
I revisori, in fase di verifica
hanno ricevuto dalla cooperativa la situazione economica e patrimoniale al 31
dicembre 2014 e qui mette l' intera partita di come è composto pertanto i Revisori
considerata la rilevata critici critica
situazione economica finanziaria e patrimoniale operativa, alla quale deve aggiungersi la consistente richiesta di rimborso
del prestito sociale, in seguito al caso delle Cooperative operaie di Trieste, hanno
accertato la sussistenza dello stato di insolvenza della società, di
conseguenza hanno proposto l' Autorità di vigilanza, l’amministrazione
regionale, l'adozione del provvedimento di liquidazione coatta
amministrativa a norma dell' articolo 2545 terdecies del codice civile
subordinata, tenuto conto dell' intervenuta ammissione della cooperativa
concordato preventivo con riserva di produzione documentale ai sensi articolo 161
comma 6 della legge fallimentare, all'esito di tale procedura, gli
amministratori con autonoma comunicazione hanno vieppiù concordato con le
conclusioni eccetera eccetera.
Quindi e concludo, tutto ciò
premesso, quanto sopra l’amministrazione regionale, a seguito della
segnalazione inviata dal Collegio sindacale, ha provveduto immediatamente
attivando la revisione straordinaria sulla CoopCa, che si è conclusa con la
relazione dei revisori che chiedevano l'adozione del provvedimento di liquidazione
coatta amministrativa in presenza degli accertati
presupposti di legge. Tale procedura di liquidazione non è stata adottata dall’amministrazione regionale in pendenza del
presente concordato preventivo in bianco.
Si rammenta che ai sensi dell'articolo
3 della legge fallimentare, le imprese sottoposta a liquidazione coatta
amministrativa possono esser ammesse alla procedura di concordato preventivo,
in presenza dell'insolvenza la dottrina
ritiene che la pendenza del concordato preventivo impedisca all'autorità di
vigilanza di disporre la liquidazione coatta amministrativa.
In sede di revisione straordinaria
non sono state accertate gravi irregolarità di funzionamento della società,
comportanti la revoca di amministratori e di Sindaci ma si è
acclarato lo stato di insolvenza della società medesima.
Del tutto privi di fondamento appaiono quindi gli addebiti rivolti all' Autorità regionale di vigilanza che non è affatto rimasta inerte o impreparata di fronte a situazioni delle cooperative, peraltro mai revisionate da funzionari regionali, assumendo anzi in tempi ristretti tutti i provvedimenti di competenza, compresa la revisione straordinaria nel rispetto dei limiti della vigente normativa per acclarare l’effettiva condizione patrimoniale di Coopca.
Del tutto privi di fondamento appaiono quindi gli addebiti rivolti all' Autorità regionale di vigilanza che non è affatto rimasta inerte o impreparata di fronte a situazioni delle cooperative, peraltro mai revisionate da funzionari regionali, assumendo anzi in tempi ristretti tutti i provvedimenti di competenza, compresa la revisione straordinaria nel rispetto dei limiti della vigente normativa per acclarare l’effettiva condizione patrimoniale di Coopca.
Penso che certi personaggi portino letteralmente pegola !. Passano per Nord Est Banca, per Coopca, per postal market e poi per Hypo Bank lasciando indubbiamente un alone di sfiga !! Alla larga da certi personaggi !! meglio non essere contagiati !!
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